Prestiti tra privati, Bankitalia dà l’autorizzazione
Tutto ok per i prestiti personali tra cittadini privati. Banca d’Italia ha infatti concesso l’autorizzazione ad operare a Zopa, che è così potuta tornare sul mercato italiano sotto brand Smartika, accompagnandosi alla concorrenza di Prestiamoci, altra società di social lending che nel 2010 aveva esordito nel comparto.
Stando a quanto indicano le compagnie protagoniste del mercato del social lending tricolore, nel corso del 2010 Prestiamoci avrebbe erogato circa 1,15 milioni di euro agli italiani, per un totale di 238 finanziamenti. Da quando è ripartita, Smartika (ex Zopa) ha invece erogato finanziamenti per un controvalore pari a 828 mila euro, per un totale di 131 beneficiari.
Numeri piuttosto contenuti, rispetto al canale bancario ordinario, ma pur sempre in grado di costituire gradita anteprima per quel che sarà. I prestiti tra privati possono infatti proporsi come strumenti creditizi molto flessibili, poiché possono essere erogati in poco tempo e a tassi di interesse debitori estremamente concorrenziali rispetto a quelli offerti dalle banche e dalle finanziarie. Il rischio è quello di una valutazione di merito creditizio che – apparentemente – potrebbe essere meno profonda di quanto avviene con banche e finanziarie: i dati promossi dalle società protagoniste del comparto parlano di elevatissima solvibilità, ma un giudizio puntuale potrà essere fornito solamente nel medio lungo termine.
Per quanto concerne i principali elementi del finanziamento personale tra privati, la presenza di un tasso di interesse fisso sul capitale oggetto di credito, la durata di un piano di ammortamento non superiore ai 48 o 60 mesi, e oneri e spese di commissione piuttosto concorrenziali. Per chi concede finanziamenti, buoni tassi di interesse e un frazionamento del rischio che dovrebbe ridurre al minimo il possibile pregiudizio dinanzi all’indampienza del cliente.