Mutui residenziali in forte calo

Il dato fornito dall’Ance si riferisce al solo territorio toscano ma, pur con percentuali differenti, può ben rappresentare una valutazione valida per l’intero panorama italiano. Secondo l’Associazione nazionale dei costruttori, nel corso del 2013 i finanziamenti destinati alle costruzioni e al settore residenziale sarebbero calati del 33 per cento rispetto al precedente 2012, mentre nel comparto non residenziale i finanziamenti avrebbero conseguito un passo indietro più lieve, pari al 3,2 per cento.
I dati – ha spiegato in particolar modo Vincenzo di Nardo, vice presidente dell’Associazione – sono ancora più preoccupanti se si valuta che dal 2008 ad oggi si continuano a registrare cali molto importanti sia nei confronti dei mutui per gli investimenti residenziali, sia per quanto concerne i finanziamenti non residenziali. Le erogazioni hanno infatti consolidato un passo indietro del 70% tra il 2007 e il 2013, con una flessione in termini assoluti che, per le sole imprese toscane, è pari a 10 miliardi di euro.
In tale ottica, si possono comunque leggere alcuni segnali tiepidamente positivi. Secondo quanto precisava poche settimane fa Tecnocasa, nella regione le famiglie avrebbero ricevuto finanziamenti per l’acquisto di abitazioni pari a 368,38 milioni di euro nell’ultimo trimestre oggetto di monitoraggio, con un incremento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In ogni caso, analizzando i volumi ottobre 2012 – settembre 2013, la regione mostra una variazione fortemente negativa delle erogazioni, pari al 23,1%. L’importo medio del mutuo si aggira intorno ai 100.500 euro, in calo rispetto ai 109.500 euro del trimestre precedente.
Infine, Tecnocasa segnala come mediamente le persone che sottoscrivono un mutuo in Toscana ottengono il 9% in meno rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia. Le erogazioni crescono principalmente a Massa Carrara (25,1%), Livorno (13,3%), Firenze (3,5%), Pisa (2,8%) e soprattutto Prato (42,2%). Mostrano invece cali più o meno evidenti a Arezzo (- 23,8%), Grosseto (- 19,1%), Lucca (- 1,9%), Pistoia (- 13%) e Siena (-24,5%).